La vita come la fine del mondo

 

“ … L’amore non lo si può imparare come una tecnica, l’amore nasce a patto che ti lasci perdonare veramente. Se una persona non si lascia perdonare veramente e gioca con Dio semplicemente a «fare il bravo», a fare «il primo della classe», non cambierà la vita.
La vita cambia quando accetti di essere misero, incoerente, quando accetti il fatto che sbagli, che sei debole, che a volte non ce la fai, che non hai voglia. In questa sbavatura della tua umanità, in questa parte scandalosa della tua umanità ti lasci raggiungere dal perdono.

Ci sono zone della nostra vita che non sono state raggiunte dal perdono. Quando dico che «non sono state raggiunte dal perdono», intendo o che noi non abbiamo ancora perdonato alcune cose della nostra vita o che non abbiamo permesso a questo perdono di arrivare fino in fondo.

Quando infatti non si è perdonata quella parte della nostra vita, significa che a essa siamo ancora legati in maniera malata. Il perdono non lo si riceve semplicemente cancellando un errore. Quando una persona soffre, quasi mai si stacca da ciò che lo ha fatto soffrire, perché vuole giustizia. A volte continuiamo a soffrire per qualcosa e non vogliamo abbandonare quella sofferenza perché diciamo: «Non è giusto, io ho sofferto». Incontrare Cristo però significa incontrare qualcuno che ti dice: «Molla la presa, lascia questa cosa che ti sta uccidendo, lasciati perdonare, perdona, lasciati liberare da questo rancore, da questa sofferenza».

22 maggio 2021, vincenzo-lioi