NUTRIRE LA FEDE – Ia Domenica di Avvento
Liturgia domestica – Suggerimenti per lettura, riflessione e preghiera personale e famigliare
A cura dell’Equipe Pastorale
27 novembre 2022
I DOMENICA DI AVVENTO – ANNO A
Antifona (Sal 24, 1-3)
A te, Signore, innalzo l’anima mia, mio Dio, in te confido:
che io non resti deluso! Non trionfino su di me i miei nemici!
Chiunque in te spera non resti deluso.
LETTURE: Is 2,1-5; Sal 121; Rm 13,11-14; Mt 24,37-44
Andiamo con gioia incontro al Signore
“Oggi nella Chiesa inizia un nuovo anno liturgico, cioè un nuovo cammino di fede del popolo di Dio. E come sempre incominciamo con l’Avvento.
La pagina del Vangelo (cfr Mt 24,37-44) ci introduce in uno dei temi più suggestivi del tempo di Avvento: la visita del Signore all’umanità.
La prima visita – sappiamo tutti – è avvenuta con l’Incarnazione, la nascita di Gesù nella grotta di Betlemme;
la seconda avviene nel presente: il Signore ci visita continuamente, ogni giorno, cammina al nostro fianco ed è una presenza di consolazione;
infine, ci sarà la terza, l’ultima visita, che professiamo ogni volta che recitiamo il Credo: «Di nuovo verrà nella gloria per giudicare i vivi e i morti».
Il Signore oggi ci parla di quest’ultima sua visita, quella che avverrà alla fine dei tempi, e ci dice dove approderà il nostro cammino.
La Parola di Dio fa risaltare il contrasto tra lo svolgersi normale delle cose, la routine quotidiana, e la venuta improvvisa del Signore.
Dice Gesù: «Come nei giorni che precedettero il diluvio, mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti» (vv. 38-39): così dice Gesù.
Sempre ci colpisce pensare alle ore che precedono una grande calamità: tutti sono tranquilli, fanno le cose solite senza rendersi conto che la loro vita sta per essere stravolta. Il Vangelo certamente non vuole farci paura, ma aprire il nostro orizzonte alla dimensione ulteriore, più grande, che da una parte relativizza le cose di ogni giorno ma al tempo stesso le rende preziose, decisive.
La relazione con il Dio-che-viene-a-visitarci dà a ogni gesto, a ogni cosa una luce diversa, uno spessore, un valore simbolico.
Da questa prospettiva viene anche un invito alla sobrietà, a non essere dominati dalle cose di questo mondo, dalle realtà materiali, ma piuttosto a governarle. Se, al contrario, ci lasciamo condizionare e sopraffare da esse, non possiamo percepire che c’è qualcosa di molto importante: il nostro incontro finale con il Signore: e questo è l’importante.
Quello, quell’incontro. E le cose di ogni giorno devono avere questo orizzonte, devono essere indirizzate a quell’orizzonte. Quest’incontro con il Signore che viene per noi. In quel momento, come dice il Vangelo, «due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato» (v. 40). È un invito alla vigilanza, perché non sapendo quando Egli verrà, bisogna essere sempre pronti a partire.
In questo tempo di Avvento, siamo chiamati ad allargare l’orizzonte del nostro cuore, a farci sorprendere dalla vita che si presenta ogni giorno con le sue novità. Per fare ciò occorre imparare a non dipendere dalle nostre sicurezze, dai nostri schemi consolidati, perché il Signore viene nell’ora in cui non immaginiamo. Viene per introdurci in una dimensione più bella e più grande.
La Madonna, Vergine dell’Avvento, ci aiuti a non considerarci proprietari della nostra vita, a non fare resistenza quando il Signore viene per cambiarla, ma ad essere pronti a lasciarci visitare da Lui, ospite atteso e gradito anche se sconvolge i nostri piani”.
(Papa Francesco, Angelus Piazza San Pietro Domenica, 27 novembre 2016)
PROFESSIONE DI FEDE
«DI LÀ VERRÀ A GIUDICARE I VIVI E I MORTI»
nn. 668 – 682 CCC (CATECHISMO CHIESA CATTOLICA)
682 Cristo glorioso, venendo alla fine dei tempi a giudicare i vivi e i morti, rivelerà la disposizione segreta dei cuori e renderà a ciascun uomo secondo le sue opere e secondo l’accoglienza o il rifiuto della grazia.
Colletta
O Dio, nostro Padre, suscita in noi la volontà di andare incontro con le buone opere al tuo Cristo che viene, perché egli ci chiami accanto a sé nella gloria a possedere il regno dei cieli. Per il nostro Signore…
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Per chi vuole approfondire può cercare e scaricare sul sito www.vatican.va
i punti del Catechismo della Chiesa Cattolica citati e La Celebrazione dei I Vespri della Domenica I Avvento – omelia di Papa Benedetto XVI, sabato 1° dicembre 2007.
