NUTRIRE LA FEDE
Liturgia domestica Suggerimenti per lettura, riflessione e preghiera personale e famigliare
BATTESIMO DEL SIGNORE
(anno C)
ANTIFONA
Benedetto colui che viene nel nome del Signore:
il Signore nostro Dio è luce per noi.
Is 40,1-5.9-11; Sal 103; Tt 2,11-14; 3,4-7; Lc 3,15-16.21-22
Benedici il Signore, anima mia
“…. Si trattava di un battesimo di penitenza: quanti vi si accostavano esprimevano il desiderio di essere purificati dai peccati e, con l’aiuto di Dio, si impegnavano a iniziare una nuova vita.
Comprendiamo allora la grande umiltà di Gesù, Colui che non aveva peccato, nel mettersi in fila con i penitenti, mescolato fra loro per essere battezzato nelle acque del fiume. Quanta umiltà ha Gesù! E così facendo, Egli ha manifestato ciò che abbiamo celebrato nel Natale: la disponibilità di Gesù a immergersi nel fiume dell’umanità, a prendere su di sé le mancanze e le debolezze degli uomini, a condividere il loro desiderio di liberazione e di superamento di tutto ciò che allontana da Dio e rende estranei ai fratelli. … “. (Papa Francesco Angelus del 7 gennaio 2018)
PROFESSIONE DI FEDE
Le preparazioni ai misteri della nascita e infanzia di Gesù
nn. 522 – 524 CCC (CATECHISMO CHIESA CATTOLICA – CAPITOLO SECONDO)
523 San Giovanni Battista è l’immediato precursore del Signore, mandato a preparargli la via. « Profeta dell’Altissimo » (Lc 1,76), di tutti i profeti è il più grande e l’ultimo; egli inaugura il Vangelo; saluta la venuta di Cristo fin dal seno di sua madre e trova la sua gioia nell’essere « l’amico dello sposo » (Gv 3,29), che designa come « l’Agnello di Dio […] che toglie il peccato del mondo » (Gv 1,29). Precedendo Gesù « con lo spirito e la forza di Elia » (Lc 1,17), gli rende testimonianza con la sua predicazione, con il suo battesimo di conversione ed infine con il suo martirio.
I MISTERI DELLA VITA PUBBLICA DI GESU’
IL BATTESIMO DI GESU’
nn.535-537 CCC (CATECHISMO CHIESA CATTOLICA – CAPITOLO SECONDO)
535 L’inizio della vita pubblica di Gesù è il suo battesimo da parte di Giovanni nel Giordano. Giovanni predicava « un battesimo di conversione per il perdono dei peccati » (Lc 3,3). Una folla di peccatori, pubblicani e soldati, farisei e sadducei e prostitute vengono a farsi battezzare da lui. « Allora Gesù andò ». Il Battista esita, Gesù insiste: riceve il battesimo. Allora lo Spirito Santo, sotto forma di colomba, scende su Gesù e una voce dal cielo dice: « Questi è il Figlio mio prediletto » (Mt 3,13-17). È la manifestazione (« epifania ») di Gesù come Messia di Israele e Figlio di Dio.
536 Il battesimo di Gesù è, da parte di lui, l’accettazione e l’inaugurazione della sua missione di Servo sofferente. Egli si lascia annoverare tra i peccatori; è già « l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo » (Gv 1,29); già anticipa il « battesimo » della sua morte cruenta. Già viene ad adempiere « ogni giustizia » (Mt 3,15), cioè si sottomette totalmente alla volontà del Padre suo: accetta per amore il battesimo di morte per la remissione dei nostri peccati. A tale accettazione risponde la voce del Padre che nel Figlio suo si compiace. Lo Spirito, che Gesù possiede in pienezza fin dal suo concepimento, si posa e « rimane » su di lui. Egli ne sarà la sorgente per tutta l’umanità. Al suo battesimo, « si aprirono i cieli » (Mt 3,16) che il peccato di Adamo aveva chiuso; e le acque sono santificate dalla discesa di Gesù e dello Spirito, preludio della nuova creazione.
DAL PREFAZIO
Nel battesimo di Cristo al Giordano
tu hai operato segni prodigiosi
per manifestare
il mistero del nuovo lavacro:
dal cielo hai fatto udire la tua voce,
perché il mondo credesse che il tuo Verbo abitava in mezzo a noi;
con lo Spirito che si posava su di lui come colomba hai consacrato Cristo tuo Servo con olio di letizia,
perché gli uomini riconoscessero
in lui il Messia,
inviato a portare ai poveri il lieto annuncio»
