LA PAROLA, PRESENZA VIVA DI CRISTO IN MEZZO A NOI LA DOMENICA

 

Periodico religioso n. 1/2022 – Anno 100 – Dir. responsabile: Pietro Roberto Minali – Reg. Tribunale di Alba n. 412 del 28/12/1983. Piazza S. Paolo 14, 12051 Alba CN. Tel. 0173.296.329 – E-mail: abbonamenti@stpauls.it – CCP 107.201.26 – Editore Periodici San Paolo S.r.l. – Dir. editoriale Gruppo San Paolo: Carlo Cibien – © Periodici San Paolo S.r.l. – Abbonamento annuo H 14 (minimo 5 copie). Stampa ELCOGRAF s.p.a. – Per i testi liturgici: 2020 Fond. di Religione Ss. Francesco d’Assisi e Caterina da Siena; per i testi biblici: © 2007 Fond. di Religione Ss. Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Nullaosta per i testi biblici e liturgici ✠ Marco Brunetti, Vescovo, Alba CN. R. D. C. Recalcati. L’importanza della Parola di Dio per noi cristiani deriva dal fatto che per mezzo di essa Dio stesso, in Cristo, parla alla Chiesa (Sacrosanctum Concilium 7). Soprattutto la lettura del racconto evangelico è presenza viva di Cristo in mezzo a noi. Ogni volta che ascoltiamo il Vangelo facciamo la stessa esperienza di coloro che, presenti nella sinagoga di Nàzaret, fissano gli occhi su Gesù che parla e dice: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi». Diventa nostra anche l’esperienza dell’antico popolo che partecipa alla solenne liturgia presieduta dal sacerdote Esdra (I Lettura) in cui l’ascolto della Parola suscita in tutti il dolore per le colpe commesse, ma non per farlo sprofondare nel pianto bensì per rialzarlo, infiammarlo di gioia e stimolarne l’impegno personale e comunitario. In ogni Messa, noi cristiani, nutriti alla mensa della Parola e dell’Eucaristia (Dei Verbum 21), chiediamo che lo Spirito ci riunisca in un solo corpo. Non sono parole dette con leggerezza: chiediamo a Cristo di diventare sue membra (II Lettura) e, ciascuno per la sua parte, ci impegniamo a essere eco di lui, che è parola di Dio.

don Pietro Roberto Minali, ssp

18 gennaio 2022, vincenzo-lioi