NUTRIRE LA FEDE- Liturgia domestica- MESE MARIANO – LA MADONNA NELLA NOSTRA CHIESA

Suggerimenti per lettura, riflessione e preghiera personale e famigliare a cura dell’Equipe Pastorale Parrocchiale

LA MADONNA NELLA NOSTRA CHIESA

La Beata Vergine Maria Regina

Fin da quando ero bambina La ricordo sempre li a destra dell’altare … in quella cappellina che era sempre buia e con “ex voto” sulle pareti … che, come fosse affacciata ad una finestrina, alla mia noncuranza, richiamava la sua presenza: “io sono qui ….”, quale interlocutrice silenziosa alla quale rivolgermi in ogni momento … in segreto.
Presenza di un’immagine che, come quella delle edicole mariane nelle strade, che un tempo garantivano con i loro lumi accesi l’illuminazione della città e oggi aiutano ad illuminare la mente e risvegliare la fede, facendoci alzare lo sguardo ed elevare una preghiera personale a Maria la Madre di Dio e Madre nostra, per lodarla o per chiedere la soluzione di problemi esistenziali privati, come testimoniano gli “ex voto” appesi sulle mura.
Finalmente oggi la cappellina è illuminata e possiamo guardarla bene nel dipinto, incastonato, come una gemma preziosa, in una cornice a raggiera dorata. Raffigurata a mezzo busto, ha un viso da bambina, lo sguardo basso, segno di umiltà, di colei che, annunciata, fa la volontà di Dio, e di raccoglimento, atteggiamento intimo di preghiera (anche se non si vedono le mani) sembra sorridere tra se (“Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore, Lc 2,19”9). Alle spalle lo sfondo è scuro e totalmente privo di riferimenti logistici, come a collocare la figura in un ambiente neutro e con valore totalmente universale. La luce, mirabilmente modulata dall’artista, pone l’attenzione verso il volto di Maria, alla sua serafica bellezza e dolcezza, propria di Maria: la Tota Pulchra – la “tutta bella”, lucente nei suoi colori accesi. L’artista riprende le tipiche tonalità della tradizione iconografica bizantina del rosso dell’abito che la veste e che rappresenta la sua prima natura, quella umana a cui si sovrappone l’ampio manto blu, che ne sancisce l’aspetto trascendentale in quanto Theotokos, cioè Madre di Dio, come decretato durante il Concilio di Efeso, nel 431 d.C..
Dalla corona argentata apposta sul capo, la nostra giovane Vergine Maria risulta essere stata incoronata Regina, anche se non sappiamo dove e quando. Quello che possiamo dire e che, per essere proclamata regina deve aver soddisfatto i requisiti previsti: «Spetta al vescovo diocesano, insieme con la comunità locale, giudicare sull’opportunità di incoronare l’immagine della beata Vergine Maria … è opportuno incoronare soltanto quelle immagini che, essendo oggetto di venerazione per la grande fiducia dei fedeli nella Madre del Signore, godono di una certa notorietà, tanto che il luogo in cui sono venerate è diventato sede e centro di genuino culto liturgico e di attivo impegno cristiano». (Benedizionale rito incoronazione Madonna)
Dal momento dell’incoronazione questo dipinto testimonia un valore storico devozionale importante, anche se non ne conosciamo le vicissitudini così come per il quadro del quale non si sa nulla di certo sull’autore e su chi l’ha donato alla nostra chiesa. Resta a noi solo il compito di riconoscere che la Beata Vergine Maria Regina è bellissima, ha un valore importantissimo per la nostra vita e merita la nostra devozione: “ … «Il titolo di Regina non sostituisce certo quello di Madre. La sua regalità rimane un corollario della sua peculiare missione materna, ed esprime semplicemente il potere che le è stato conferito per svolgere tale missione». … Ci risulta ora più chiaro che la regalità di Maria si fonda sulla sua maternità divina e comprendiamo che la Chiesa nel momento in cui afferma che Maria è Madre di Dio, afferma anche che Lei proprio per questo è Regina di tutti noi, della creazione e dell’universo intero” (San Giovanni Paolo II, Catechesi mariana del 23 luglio 1997
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ANTIFONA (Sal 26,7-9)
Ascolta, Signore, la mia voce: a te io grido.
Di te dice il mio cuore: «Cercate il suo volto»;
Il tuo volto io cerco, o Signore. Non nascondermi il tuo volto. Alleluia.

LETTURE: At 7,55-60; Sal 96; Ap 22,12-14.16-17.20; Gv 17,20-26
Donaci occhi, Signore, per vedere la tua gloria.

Oggi, in Italia e in altri Paesi, si celebra l’Ascensione di Gesù al cielo, avvenuta quaranta giorni dopo la Pasqua. Contempliamo il mistero di Gesù che esce dal nostro spazio terreno per entrare nella pienezza della gloria di Dio, portando con sé la nostra umanità. Cioè noi, la nostra umanità entra per la prima volta nel cielo. Il Vangelo di Luca ci mostra la reazione dei discepoli davanti al Signore che «si staccò da loro e veniva portato su, in cielo» (24,51). Non ci furono in essi dolore e smarrimento, ma «si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia» (v. 52).
… Gesù, Dio, è uomo vero, con il suo corpo di uomo è in cielo! E questa è la nostra speranza, è l’ancora nostra, e noi siamo saldi in questa speranza se guardiamo il cielo. … Egli rimane per sempre il Dio-con-noi – ricordiamo questo: Emmanuel, Dio con noi – e non ci lascia soli! Possiamo guardare in alto per riconoscere davanti a noi il nostro futuro. Nell’Ascensione di Gesù, il Crocifisso Risorto, c’è la promessa della nostra partecipazione alla pienezza di vita presso Dio.
Prima di separarsi dai suoi amici, Gesù, riferendosi all’evento della sua morte e risurrezione, aveva detto loro: «Di questo voi siete testimoni» (v. 48). …. Questa è la testimonianza – fatta non solo con le parole ma anche con la vita quotidiana – …. Questa testimonianza noi dobbiamo portare ogni settimana: Cristo è con noi; Gesù è salito al cielo, è con noi; Cristo è vivo! . … È lo Spirito Santo il vero artefice della multiforme testimonianza che la Chiesa e ogni battezzato rendono nel mondo. …. In questa settimana, che ci porta alla festa di Pentecoste, rimaniamo spiritualmente nel Cenacolo, insieme alla Vergine Maria, per accogliere lo Spirito Santo. (Papa Francesco, REGINA CAELI, VII Domenica di Pasqua, 8 maggio 2016)
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per chi vuole approfondire può cercare e scaricare dal sito www.vatican.va i testi integralicitati
e i punti 971-975 del Catechismo Chiesa Cattolica.

 

31 maggio 2022, annabellanecchi