NUTRIRE LA FEDE Liturgia domestica Suggerimenti per lettura, riflessione e preghiera personale e famigliare

A cura dell’Equipe Pastorale

23 ottobre 2022

 

XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (anno C)

 

ANTIFONA

Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.

Cercate il Signore e la sua potenza, cercate sempre il suo volto. (Sal 104, 3-4)

 

LETTURE: Sir 35, 15-17.20-22; Sal 33; 2 Tm 4,6-8.16-18; Lc 18, 9-14

 

Il povero grida e il Signore lo ascolta.

 

La Parola di Dio oggi ci aiuta a pregare attraverso tre personaggi:

 

  1. La preghiera del fariseo comincia così: «O Dio, ti ringrazio»

Ma … vediamo il motivo per cui ringrazia: «perché non sono come gli altri uomini» (Lc 18,11). …. Insomma, si vanta perché adempie al meglio precetti particolari. Però dimentica il più grande: amare Dio e il prossimo (cfr Mt 22,36-40). Traboccante della propria sicurezza, della propria capacità di osservare i comandamenti, dei propri meriti e delle proprie virtù, è centrato solo su di sé… perché non si sente nel bisogno o in debito, ma si sente in credito.

Sta nel tempio di Dio, ma pratica un’altra religione, la religione dell’io… Si ritiene migliore degli altri, che chiama, letteralmente, “i rimanenti, i restanti” (“loipoi”, Lc 18,11), cioè, “rimanenze”, scarti da cui prendere le distanze…

Chiediamo a Gesù di guarirci dal parlare male e dal lamentarci degli altri, dal disprezzare qualcuno: sono cose sgradite a Dio…

  1. La preghiera del pubblicano … comincia … dalle sue mancanze; … dalla sua povertà: non una povertà economica – i pubblicani erano ricchi e guadagnavano pure iniquamente, a spese dei loro connazionali – ma sente una povertà di vita…

Quell’uomo che sfrutta gli altri si riconosce povero davanti a Dio e il Signore ascolta la sua preghiera, fatta di sole sette parole ma di atteggiamenti veri.

… il pubblicano sta a distanza e “non osa nemmeno alzare gli occhi al cielo”, perché crede che il Cielo c’è ed è grande, mentre lui si sente piccolo. E “si batte il petto” (cfr. v. 13), perché nel petto c’è il cuore. La sua preghiera nasce proprio dal cuore, è trasparente: mette davanti a Dio il cuore, non le apparenze. Pregare è lasciarsi guardare dentro da Dio – è Dio che mi guarda quando prego –, senza finzioni, senza scuse, senza giustificazioni.

… guardando al pubblicano, riscopriamo da dove ripartire: dal crederci bisognosi di salvezza, tutti. È il primo passo della religione di Dio, che è misericordia verso chi si riconosce misero.

… Se ci guardiamo dentro con sincerità, vediamo in noi tutti e due, il pubblicano e il fariseo. Siamo un po’ pubblicani, perché peccatori, e un po’ farisei, perché presuntuosi, capaci di giustificare noi stessi, campioni nel giustificarci ad arte!

… Preghiamo per chiedere la grazia di sentirci bisognosi di misericordia, poveri dentro…

  1. La preghiera del povero … dice il Siracide, «attraversa le nubi» (35,21). Mentre la preghiera di chi si presume giusto rimane a terra, schiacciata dalla forza di gravità dell’egoismo, quella del povero sale dritta a Dio.

Il senso della fede del Popolo di Dio ha visto nei poveri “i portinai del Cielo”: quel sensus fidei che mancava nella dichiarazione [del fariseo]. Sono loro che ci spalancheranno o meno le porte della vita eterna, loro che non si sono considerati padroni in questa vita, che non hanno messo se stessi prima degli altri, che hanno avuto solo in Dio la propria ricchezza…

(Papa Francesco, Piazza San Pietro, XXX Domenica del Tempo Ordinario, 27 ottobre 2019)

 

PROFESSIONE DI FEDE

 

La preghiera di domanda

  1. 2629 – 2633 CCC (CATECHISMO CHIESA CATTOLICA)

2631 La domanda del perdono è il primo moto della preghiera di domanda (cf il pubblicano: «O Dio, abbi pietà di me peccatore», Lc 18,13). Essa è preliminare ad una preghiera giusta e pura. L’umiltà confidente ci pone nella luce della comunione con il Padre e il Figlio suo Gesù Cristo, e gli uni con gli altri: allora «qualunque cosa chiediamo la riceviamo da lui» (1 Gv 3,22). La domanda del perdono è l’atto preliminare della liturgia eucaristica, come anche della preghiera personale.

COLLETTA

 

Dio, tu non fai preferenze di persone e ci dai la certezza che la preghiera dell’umile penetra le nubi; guarda anche a noi come al pubblicano pentito, e fa che ci apriamo alla confidenza nella tua misericordia  per essere giustificati nel tuo nome.

 

PREGHIERA MESE MISSIONARIO

 

Per le vocazioni missionarie: affinché attraverso l’annuncio della Parola di Dio possano essere portatori della misericordia del Padre che salva e rinnova l’uomo nel suo profondo.

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Per chi vuole approfondire  può cercare e scaricare sul sito www.vatican.va  il testo integrale dell’Omelia, i punti del Catechismo della Chiesa Cattolica citati e La preghiera umile ottiene misericordiaUDIENZA GENERALE 1 giugno 2016

24 ottobre 2022, annabellanecchi