NUTRIRE LA FEDE Liturgia domestica Suggerimenti per lettura, riflessione e preghiera personale e famigliare

A cura dell’equipe Pastorale della Parrocchia – disponibile in versione cartacea in Chiesa Parrocchiale

13 marzo 2022

II DOMENICA DI QUARESIMA

(anno C)

 

ANTIFONA

 

Di te dice il mio cuore: «Cercate il suo volto».

Il tuo volto, o Signore, io cerco, non nascondermi il tuo volto. (Sal 26,8-9)

 

LETTURE: Gn 15,5-12.17-18; Sal 26; Fil 3,17-4,1; Lc 9,28b-36

 Il Signore è mia luce e mia salvezza.

 

…  Nel corso della Quaresima noi siamo chiamati a rinnovare con Dio l’alleanza, che ha avuto il suo inizio nella fede di Abramo. Questa alleanza giunge al compimento definitivo in Cristo. ….  Egli è la pienezza: in lui Dio pronunzia definitivamente la Parola della sua rivelazione. In lui stipulerà la nuova ed eterna alleanza con l’uomo e con l’umanità. … la Chiesa, guidandoci al monte della Trasfigurazione, ci prepara al monte della Crocifissione. Infatti nella Crocifissione di Cristo deve realizzarsi la Trasfigurazione, alla quale tutti siamo chiamati dalla parola e dall’amore del Dio dell’alleanza. …Questa è la realtà pasquale.  ….. La parola definitiva del Dio dell’alleanza è proprio questa luce: la realtà pasquale che è destinata e offerta totalmente all’uomo. … Ecco, che cosa scrive Paolo: “[Fratelli,] la nostra patria . . . è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che ha di sottomettere a sé tutte le cose” (Fil 3, 20-21).

…… il monte Tabor costituisce soltanto un lontano preannunzio. Bisogna scendere di là e passare attraverso un altro monte, il monte della croce e della risurrezione. Su questo monte comincerà a realizzarsi definitivamente la “terra promessa”. Infatti il salmista dice: “Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi” (Sal 27 [26], 13). Siamo il popolo di Dio della nuova alleanza: “Il Signore è mia luce e mia salvezza”, proclama il salmista (Sal 27 [26], 1). Il Signore è nostra luce e nostra salvezza. Siamo chiamati all’intimità con il Dio dell’alleanza. ….. Ebbene, in questo mistero salvifico, il Signore si rivela come “difesa della mia vita”, della vita che non può esserci tolta da nessuno. Quindi: “di chi avrò timore?” (Sal 27 [26], 1). Di chi? ….L’Apostolo scrive: “molti . . . si comportano da nemici della croce di Cristo” (Fil 3, 18). Ecco l’unico motivo di timore: ci si può separare dalla croce di Cristo, si può perfino diventare suoi nemici.

La Quaresima è quindi anche una chiamata a liberarsi da questa ostilità.

(Giovanni Paolo II, omelia II Domenica di Quaresima, 16 febbraio 1986 – VISITA ALLA PARROCCHIA DI SAN FILIPPO NERI IN EUROSIA)

 “… Dunque, la Trasfigurazione di Cristo ci mostra la prospettiva cristiana della sofferenza. Non è un sadomasochismo la sofferenza: essa è un passaggio necessario ma transitorio. Il punto di arrivo a cui siamo chiamati è luminoso come il volto di Cristo trasfigurato: in Lui è la salvezza, la beatitudine, la luce, l’amore di Dio senza limiti. Mostrando così la sua gloria, Gesù ci assicura che la croce, le prove, le difficoltà nelle quali ci dibattiamo hanno la loro soluzione e il loro superamento nella Pasqua. Perciò, in questa Quaresima, saliamo anche noi sul monte con Gesù! Ma in che modo? Con la preghiera. Saliamo al monte con la preghiera: la preghiera silenziosa, la preghiera del cuore, la preghiera sempre cercando il Signore. Rimaniamo qualche momento in raccoglimento, ogni giorno un pochettino, fissiamo lo sguardo interiore sul suo volto e lasciamo che la sua luce ci pervada e si irradi nella nostra vita.

Infatti l’Evangelista Luca insiste sul fatto che Gesù si trasfigurò «mentre pregava» (v. 29). Si era immerso in un colloquio intimo con il Padre, in cui risuonavano anche la Legge e i Profeti – Mosè ed Elia – e mentre aderiva con tutto Sé stesso alla volontà di salvezza del Padre, compresa la croce, la gloria di Dio lo invase trasparendo anche all’esterno. È così, fratelli e sorelle: la preghiera in Cristo e nello Spirito Santo trasforma la persona dall’interno e può illuminare gli altri e il mondo circostante. ….”. (Papa Francesco Angelus II Domenica  di Quaresima 17 marzo 2019)

 

PROFESSIONE DI FEDE

Un anticipo del Regno: la trasfigurazione

  1. nn. 554 – 556 CCC (CATECHISMO CHIESA CATTOLICA)

 

556 Alla soglia della vita pubblica: il battesimo; alla soglia della pasqua: la trasfigurazione. Col battesimo di Gesù «… – fu manifestato il mistero della prima rigenerazione »: il nostro Battesimo; la trasfigurazione « …  – è il sacramento della seconda rigenerazione »: la nostra risurrezione. Fin d’ora noi partecipiamo alla risurrezione del Signore mediante lo Spirito Santo che agisce nel sacramento del corpo di Cristo. La trasfigurazione ci offre un anticipo della venuta gloriosa di Cristo « il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso » (Fil 3,21). Ma ci ricorda anche che « è necessario attraversare molte tribolazioni per entrare nel regno di Dio » (At 14,22)

568 La trasfigurazione di Gesù ha come fine di consolidare la fede degli Apostoli in vista della passione: la salita sull’« alto monte» prepara la salita al Calvario. Cristo, Capo della Chiesa, manifesta ciò che il suo corpo contiene e irradia nei sacramenti: «la speranza della gloria» (Col 1,27).

 

DALLA COLLETTA (anno C)

 

O Padre, che hai fatto risplendere la tua gloria sul volto del tuo Figlio in preghiera, donaci un cuore docile alla sua parola perché possiamo seguirlo sulla via della croce

ed essere trasfigurati a immagine del suo corpo glorioso.

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per chi vuole approfondire può cercare e scaricare sul sito www.vatican.va

il testo integrale dell’Angelus  ed i punti del Catechismo della Chiesa Cattolica citati

Dal medesimo sito è possibile scaricare l’Esortazione Apostolica “GAUDETE ET EXULTATE”

12 marzo 2022, annabellanecchi